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La Venexiana appunti, Apuntes de Filología Catalana

Asignatura: Literatura i cultura italiana 2, Profesor: Irene Romera, Carrera: Filologia Catalana, Universidad: UV

Tipo: Apuntes

2017/2018

Subido el 04/01/2018

anna-powala
anna-powala 🇪🇸

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¡Descarga La Venexiana appunti y más Apuntes en PDF de Filología Catalana solo en Docsity! „La Venexiana“. Dialoghi serrati, atmosfera prevalentemente notturna, erotica, incalzante. Tre protagonisti: Iulio, giovane studente dell’Università di Padova, e due nobildonne veneziane, la vedova Angela e la sposata Valeria. Entrambe si innamorano di lui, tutte e due lo vogliono esclusivamente per sé. E Iulio, compiaciuto, si reca in gondola agli incontri clandestini in palazzi rischiarati a lume di candela, passando da un letto all’altro, da una promessa all’altra. Nessuna delle due può vincere la battaglia d’amore. Alla fine tutto è illusione. L’unico vero vincitore sarà lui, Iulio, l’amico della notte. Un piccolo capolavoro di erotismo in cinque atti, petulante e scomposto, che finisce con la riappacificazione dei futuri amanti Iulio e Valeria. Temendo che la rivale Angela, a suon di regali preziosi, splendidi banchetti notturni e la sottomissione più completa, riuscisse ad accaparrarsi definitivamente i favori di Iulio, Valeria aveva usato la tecnica forte. Aveva chiuso la porta in faccia allo studente voglioso, ancor prima che questi potesse toccarla con un dito. Quando lui già credeva di essere a un passo dal suo letto, si era negata all’approccio. Lo aveva messo così di fronte alla scelta: o lei o l’altra. E Iulio si era deciso per lei. Soltanto dopo che lo spavaldo Iulio confessa di aver passato una notte d’amore con Angela e le chiede perdono gettandosi ai suoi piedi, Valeria manda la servetta al piano di sopra. L’ora è giunta. Concederà allo studente di passaggio il suo corpo di lusso. La serva Oria, complice delle trame amorose, deve andare di sopra dal marito tradito e ignaro, riferirgli che Madonna Valeria non si sente bene e vuole stare da sola. La serva sorride maliziosa ai due amanti abbracciati nell’atrio del palazzo. La sua frase conclude l’ultima scena: “Lasciate fare a Oria che a tutto provvederà, bene e presto.” Sei personaggi in cerca d’autore Complessivamente i personaggi della commedia sono sei: lo studente straniero Iulio, la ricca vedova Madonna Angela (orig.: Anzola), la sposata Madonna Valeria (orig.: Valiera), Nena servetta di Angela, Oria servetta di Valiera e il facchino-gondoliere Bernardo. Nobildonne e domestiche sono veneziane, Iulio e il facchino vengono dal Ducato di Milano. L’opera è un unicum nel panorama del teatro cinquecentesco italiano. Quando i pezzi teatrali ancora muovono i primi passi sulla scena con le rappresentazioni sanguigne del Ruzante e quelle classicheggianti da salotto più erudito, già La Venexiana si presenta sorprendentemente realistica, moderna, cruda, spregiudicata. Il linguaggio è il veneziano del XVI secolo. Una parlata dura, ha poco a che fare con il dolce dialetto di Carlo Goldoni, adottato due secoli dopo. Si tratta di una commedia di alto livello, senza dubbio, anche se poco conosciuta. Ed è uno scritto anonimo. Il filologo Emilio Lovarini lo scoprì all’inizio del XX secolo nella Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia. Chi scrisse La Venexiana? La nota di colophon (descrizione testuale riportata alla fine del manoscritto) recita: “Non Fabula non Comedia ma vera Historia. Fidelis servus vester Hieronymus Zarellus.” Il che significa:“Non favola, non leggenda, ma storia vera. Il vostro servo fedele Hieronymus Zarellus.” Bizzarro nome. La firma dell’autore? Se sì, Zarello è un letterato a noi ancora sconosciuto, non conosciamo nessuno scrittore cinquecentesco che si chiami così. Uno pseudonimo? No. Lo stile della Venexiana non corrisponde a quello di nessun altro scrittore noto dell’epoca. Probabilmente Zarello era soltanto il copista, colui che mise la commedia su carta, dicono gli studiosi. Tanto più che sulla prima pagina del manoscritto originario appare il titolo sibillino: “La Venexiana, comedia de…” Ed è subito un giallo. Sì, perché i fogli con la commedia sono stati inseriti in un codice che contiene molti altri componimenti letterari di diversi autori più o meno noti (Codice miscellaneo Marciano) e si differenziano molto dalle pagine restanti per aspetto e consistenza. Oggi appaiono completamente bianchi: inchiostro sbiadito, carta di cattiva qualità. Solo il titolo è leggibile: “La Venexiana, commedia di…”Sembra davvero una beffa. Poi, come per incanto, una lampada a raggi x fa emergere la scrittura minuta sulla carta.
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